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Trento, 9 dicembre 2006
ERDEMOLO E LO SCEMPIO AMBIENTALE
Il consigliere provinciale dei Verdi, Roberto Bombarda, critica il "sistema Trentino": spreco di denaro e di risorse naturali.
«Politici insensibili e modelli di sviluppo sbagliati»

da l’Adige di sabato 9 dicembre 2006

«Quello di Erdemolo è l’ennesimo scempio. È tempo di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi, ma il segnale deve venire dall’alto». Roberto Bombarda, consigliere provinciale dei Verdi, commenta così l’ultimo intervento in Valle dei Mocheni.

Del nuovo tracciato, realizzato a quota 1.750 metri, si è saputo grazie ad un socio della Sat. «Tutto in regola - risponde il sindaco di Palù del Fersina Loris Moar -. C’è l’autorizzazione della Forestale». Ma questo, in verità, non migliora le cose. «Ormai - dice Bombarda - la sensibilità ambientale manca a tutti i livelli. Il Comune permette e promuove sbancamenti di pezzi di montagna. La Valle dei Mocheni, un tempo nota per la capacità della sua gente di mantenere le bellezze naturali, sta diventando il "paradiso" dei quad (le moto fuoristrada a quattro ruote) e delle moto da trial. Credo che sia stata lasciata troppa libertà di azione ad amministratori locali che si sono dimostrati senza scrupoli».

La nuova pista è quasi parallela al sentiero 325 che conduce al lago di Erdemolo. Non è una strada, ma è molto di più di un sentiero. Chi ama le tranquille passeggiate nel bosco rischia di trovarsi a fare i conti con i mezzi motorizzati. «Io - dice Bombarda - faccio la mia parte. Porterò il caso in Consiglio provinciale, ma qui stiamo assistendo ad uno stillicidio. E il vero problema è che, nonostante le denunce degli ambientalisti o di un’associazione importante come la Sat (ventitremila gli iscritti) ormai certe violenze ai nostri boschi e alle nostre montagne passa come "normale". Si è abbassato il livello di sensibilità della gente e questo è il frutto di una politica sbagliata, che ha un modello di sviluppo antico. Siamo rimasti agli Anni Settanta. Così, mentre la Valle d’Aosta ha in mano studi sui cambiamenti climatici (studi che dimostrano che fare impianti sciistici sotto i 1.600 metri di quota è inutilmente costoso), in Trentino continuiamo a ragionare con termini del passato. Siamo rimasti fermi a vent’anni fa». Una critica alla giunta Dellai? «I danni sono stati fatti anche dalle amministrazioni precedenti. Certo, gli impianti di risalita in Val Jumela, le strade asfaltate nei boschi sopra i 1.500 metri sono uno scandalo, anche in termini di spesa pubblica: uno spreco. Segnali di un miglioramento della situazione ci sono. Penso al nuovo Pup (Piano urbanistico provinciale, Ndr), ma molto resta ancora da fare. Lo scempio di Erdemolo, ricordo, è stato fatto con i soldi della comunità trentina».

     

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